domenica 20 maggio 2012

Bianca. E Silvia.



Questa piccola rosa che si chiamerà Bianca è sbocciata di venerdì sera, come la sorella, solo che due anni e mezzo fa era novembre e faceva freddo. Adesso è maggio, continua a fare freddo, ma i cortili sono pieni di rose, fioriscono i gelsomini e spuntano le foglie sugli oleandri, e la pioggia lascia nell'aria il profumo di erba e legno.
Pioveva la sera in cui è nata, e ci eravamo rassegnati ormai ad aspettare il lunedì, giorno del ricovero forzato, ma si vede che non voleva nascere sotto il segno dei Gemelli. Io e lo zio Orso siamo corsi in ospedale per vederla uscire dalla sala parto, come due anni e mezzo fa. 
L'ostetrica che ha fatto nascere lei, e anche sua sorella, si chiama Silvia, e in qualche modo questo nome resterà attaccato al suo, al loro destino. Del resto, Emma non si è ancora rassegnata... e continua a dire che la sorellina si chiama «Bianca... e Silvia». E non è tipo da arrendersi facilmente. Benvenuta Biancasilvia!

martedì 1 maggio 2012

Vivere senza nessun mestiere.


È una grande soddisfazione per me il pensiero che tu potrai risparmiarti di lavorare, perché il lavoro non è per gli uomini, è per i ciucciarielli. Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia. A ogni modo, se per caso non ti bastassero i soldi, e tu dovessi proprio adattarti a un lavoro, ti consiglio un mestiere che favorisca la fantasia quanto più è possibile, per esempio lo spedizioniere. Ma vivere senza nessun mestiere è la miglior cosa: magari accontentarsi di mangiare pane solo, purché non sia guadagnato.
Così dice, a proposito del lavoro, Romeo l'Amalfitano ne L'isola di Arturo di Elsa Morante.